• Foto del terroir con campi di girasoli del Castello di Gabiano

Il Monferrato

Una corona di colline disposta a forma di ferro di cavallo intorno a una vasta area pianeggiante, rappresentano la Regione Viticola del Monferrato, ovvero l’area situata tra il Po e il Tanaro. Trattasi di colline caratterizzate da rilievi non molto elevati, ma dai declivi molto accentuati.

La composizione geologica dei terreni è contraddistinta da vari strati di materiale calcareo frammisti a scaglie e sabbia derivanti dallo sbriciolamento di rocce arenarie.

Un paesaggio dunque, quello del Monferrato, segnato da condizioni naturali particolarmente idonee a una coltura come quella della vite. Di fatto, la si pratica da tempo immemorabile, che si vuole datare tra la fine dell’età del bronzo e quella del ferro. In epoca storica, essa conobbe sicuramente notevoli sviluppi, grazie anche al trapianto di vitigni importati da terre d’oltremare, se numerosi sono i riferimenti letterari e i reperti archeologici, alcuni dei quali risalenti al VI secolo a.C., che attestano l’esistenza in zona e nei suoi dintorni sia di una fiorente produzione enologica sia di un crescente commercio di vini fra il circondario e il litorale ligure. Il Monferrato passava come una delle contrade dell’impero romano dove più ampia e fitta era la distesa di vigneti.

I vigneti e le cantine:

I vigneti
Le vigne della tenuta sono collocate all’altezza di 300 Mt. La posizione rispetto ai venti che arrivano direttamente dalle montagne circondanti fa sì che vi sia una grande escursione termica fra il giorno e la notte: situazione che favorisce il formarsi di profumi intensi e tipici, che si possono ritrovare al momento della degustazione.

In questi vigneti, in parte storici, alcuni di oltre cent’anni, viene svolto lungo tutto l’anno un attento lavoro manuale, al fine di ottenere la migliore qualità di uva per la vinificazione. La coltivazione del suolo, così come i trattamenti fitosanitari, vengono programmati nel pieno rispetto dell’ambiente.

Le cantine
Il vino matura nelle cantine sotto al Castello, risalenti al 1200 e da sempre destinate a questo scopo. Le cantine sono state ricavate sottoterra, nei due lati contro il terreno, caratterizzate da un’umidità e da una temperatura costanti lungo tutto l'anno, costituiscono l’ambiente ideale per l’affinamento del vino.

La barricaia è stata anch’essa sin dall’origine concepita per essere suddivisa in settori, per consentire le rifermentazioni in legno, distinte secondo le singole annate e terreni di provenienza.

È qui che trova dimora una prestigiosa collezione di bottiglie anche secolari, tramandate da generazione in generazione.